la pancia dell’Europa specie sud grida “dalli all’euro”

19-01-2019

Maria Gabriella Riccobono < XXXXXXXXXXXX@hotmail.com>
sab 19 gen, 21:51 (3 ore fa)
a lrpedde, silvainnamorato

Il presidente della Banca d’italia è persona serissima e super partes, anche se non ha lo straordinario carisma di Draghi, il quale ha immesso  intensi ideali etici nel suo lavoro. Draghi è un pacifista ed europeista convinto ancorché si renda conto che “la pancia” della Europa del Sud  crede che l’euro sia il demonio e che l’euro ci ha la colpa se non si possono più avere tre auto per famiglia e il cellulare Samsung per i bambini. La Europa Centro Nord fece tutto il possibile per evitare che l’Italia entrasse nella moneta unica alla prima tornata, nel 2000-2002. Io, cittadina europea da sempre, per il lavoro di mio padre, osservavo con attenzione. Gianni Agnelli, peraltro statalista, fece diverse pubbliche dichiarazioni per assicurare che non era un dramma quello di non riuscire a entrare subito nella moneta unica. Ma i politici italiani strillarono che non si doveva perdere il treno. Il 31  dicembre 2001 un biglietto della metro a Milano costava 1000 Lire. L’indomani, 1 gennaio 2002 esso costava un euro. Con questa follia il governo sperava di far diminuire in modo se non drastico, quasi, il terribile debito pubblico. Ottenne risultati modestissimi e parecchia gente (la pancia) pensò che il cattivone fosse l’euro. Il secondo obiettivo perseguito dai deficienti i quali da molte generazioni rappresentano l’Italia  e cambiano sempre in peggio fu di  cercare una soluzione politica per il debito : insomma speravano che Germania, Olanda, Belgio ecc. si accollassero (e accollassero ai loro cittadini) un po’ dei sacrifici che toccava agli Italiani di fare. L’Europa fortunatamente non c’è cascata. Peraltro come avrebbero potuto i singoli stati spiegare ai loro cittadini che il debito italiano non era stato provocato da uno tsunami ma dal fatto che in Italia il vapore acqueo, l’etere, cioè i BOT, davano rendimenti del 12% e che tantissime categorie erano iperprivilegiate, dai baby pensionati (con cospicuo patrimonio personale, tipo due miliardi di lire in un paradiso fiscale: a questi ora, grazie ai pentastellati, la babypensione verrà aumentata) agli statali. Io per anni ho avuto una tessera, che tuttora custodisco, valida per essere esentata dal pagamento del biglietto del treno su tutto il territorio nazionale. Come potevano i singoli stati dire ai loro cittadini: O Tedeschi laboriosi e onesti, pagate il debito degli Italiani! E vi ricordate il periodo in cui nessuno pagava nessuna medicina perché lo stato pagava tutto a tutti? Ma sì, lo so, i democristi e Craxi fecero questo per arginare la valanga comunista. Risultato: le teste degli Italiani non sono cambiate. Ora come allora gli Italiani credono che esista un albero dagli zecchini d’oro che viene tenuto nascosto dai cattivi di turno: prima cattiva sarebbe stata la classe politica italiana e ora invece l’Europa, che fino a oggi ci ha salvato dalla bancarotta. Ma forse le elezioni europee ci porteranno alla bancarotta; usciremo dall’euro e cominceremo a spararci tra noi. Fine. Non manderò più nulla a nessuno.

Ecco i titoli del Sole 24 Ore di ieri

A FRENATA DEL PIL

Il testo finale del decretone e Bankitalia che «gela» il governo sulla crescita

Il premier, Giuseppe Conte (ANSA)
Il testo finale del decretone su pensioni e reddito di cittadinanza è cresciuto e ora conta 33 articoli. Tra le novità un finanziamento bancario per anticipare la liquidazione fino a 30mila euro, con una detassazione Irpef variabile dall’1,5 al 7,5% sulla quota di Tfs che verrà pagata nei mesi successivi al pensionamento; e una serie di nuovi prelievi su giochi e slot, che dovrebbe garantire oltre 400 milioni l’anno di maggiori entrate. Mentre per confermare a 41 anni il requisito minimo di pensionamento dei lavoratori precoci è prevista una spesa aggiuntiva di 1,6 miliardi nei prossimi dieci anni.
Talking points:
– Reddito di cittadinanza, richiesta il 5 marzo per incassare il 27 aprile
– Quota 100 e 62 anni di età: la pensione si riduce del 25%
– Riscatto della laurea, costi più che dimezzati per gli under 45
TOP NEWS

6 storie da sapere

Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco (ANSA)
1) Per il 2019 Bankitalia prevede una crescita del Pil pari «allo 0,6%: 0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza» e rispetto alle ultime stime del Governo. Alla revisione, spiega Bankitalia nel Bollettino economico pubblicato ieri, concorrono «dati più sfavorevoli sull’attività economica osservati nell’ultima parte del 2018, che hanno ridotto la crescita già acquisita per la media di quest’anno di 0,2 punti; il ridimensionamento dei piani di investimento delle imprese che risulta dagli ultimi sondaggi; le prospettive di rallentamento del commercio mondiale». Non solo. «In Italia, dopo che la crescita si era interrotta nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che l’attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto», quindi in recessione tecnica.
2) L’analisi è in corso ma l’obiettivo è chiaro: coinvolgere Cassa Depositi e Prestiti per cercare una soluzione di sistema alla crisi del settore costruzioni. La misura del coinvolgimento dipenderà dai risultati di questo primo esame di valutazione sullo stato di salute del comparto e, più in particolare, del gruppo Astaldi. L’ipotesi, infatti, potrebbe essere quella di entrare direttamente nel capitale del gruppo Salini Impregilo con una partecipazione rilevante, e farne il pivot di un maxipolo nazionale delle costruzioni.
(AP)

LA FRENATA DEL PIL
Il testo finale del decretone e Bankitalia che «gela» il governo sulla crescita
3) Wall Street in accelerazione sulla scia delle indiscrezioni stampa secondo cui la Cina avrebbe proposto agli Usa un modo per azzerare entro il 2024 il suo avanzo commerciale. Il modo per farlo sarebbe acquistare beni “Made in Usa” per un valore annuo complessivo di oltre mille miliardi di dollari. Ora il focus si sposta su Washington, dove il 30 e il 31 gennaio il vice premier cinese incontrerà i negoziatori statunitensi. Per un accordo c’è tempo fino al prossimo primo marzo, quando scadrà la tregua siglata il primo dicembre dai presidenti delle due nazioni.
Colossi in difficoltà:
– Huawei ancora nel mirino degli Usa e Berlino vuole escluderla dall’asta 5G
– Tesla taglia il 7% dei posti di lavoro per ridurre i costi. Il titolo crolla a Wall Street
4) Anche agli hacker piacciono le collection. La scorsa settimana è apparso sul popolare servizio di condivisione file Mega un archivio da 87 giga contenente qualcosa come 2.692.818.238 righe. Dopo poche ore, un forum specializzato in hacking ne aveva già estratto e reso più fruibile il contenuto, organizzandolo in directory. Troy Hunt, che gestisce il sito Hibp dove raccoglie un archivio consultabile delle email apparse in tutti i data breach (violazione di dati) su cui è riuscito a mettere le mani, ha iniziato ad analizzare i dati e ha scoperto che, una volta ripulito, l’archivio conteneva in totale 772.904.991 di indirizzi email e 21.222.975 di password. Collection#1, nome con il quale Hunt ha battezzato questo rilascio di dati, sembra effettivamente essere una raccolta di moltissime data breach diverse.
Michael Cohen e, sullo sfondo, Donald Trump (REUTERS)

5) Il presidente degliStati Uniti Donald Trump ordinò al suo ex avvocato Michael Cohen di mentire al Congresso sulle trattative per costruire una Trump Tower a Mosca. È quanto emerge dalle carte in mano al procuratore speciale che indaga sul Russiagate, Robert Mueller, secondo quanto riporta il sito BuzzFeed citando fonti investigative.Trump avrebbe anche appoggiato il piano messo a punto da Cohendi recarsi in visita in Russia durante la campagna presidenziale con l’obiettivo di incontrare il presidente Vladimir Putin.


6) «Bene ci siamo. Su www.siamoeuropei.it
 trovate il Manifesto per la costituzione del fronte lanciato insieme a 100 esponenti della politica locale e della società civile. Ora si tratta di aderire e far aderire. Partiamo. L’Italia e l’Europa sono più forti di chi le vuole deboli». Così Carlo Calenda, ex ministro allo Sviluppo economico degli ultimi tre governi  a guida dem ha lanciato su twitter e gli altri social «il manifesto per la costituzione di una lista unica delle forze civiche e politiche europeiste alle prossime elezioni europee».