E’ mio dovere spendere qualche parola in favore del rettore della Statale di Milano Elio Franzini

Credo che sia finito in un sacco di guai i quali infangano la sua reputazione perché non ha tenuto sotto controllo la personalità narcisistica che, con chi gli è amico, non nasconde di avere e che lo tiene prigioniero, ahimè. Non mi è più amico, l’ho scritto, e non gli sono più amica. Però non voglio e non devo essere ingiusta. Mi aiutò fattivamente a realizzare un bellissimo convegno dantesco molto internazionale in unimi nel maggio 2019, anche erogando un fondo rettorale pari a 2000,00 € in favore del convegno da me organizzato e venendo a pronunziare (a sera!) un discorsino di benvenuto agli ospiti. Ma questo è segno solo di benevolenza e di stima nei miei confronti. Mi conosceva bene, certo, e sapeva quante cattiverie avevo patito in unimi (io mi ero formata in altro Ateneo, non ero, per il Dip in cui lavoravo, “una di loro”). Nulla è lecito inferire da ciò circa la moralità o la intelligenza dell’attuale rettore. Ma in quell’anno 2019 si tenne una procedura di valutazione per un posto di ricercatore a tempo det nel Dip. in cui lavoravo. Avevo avvertito nei mesi precedenti Franzini, — per il gusto di litigare con lui, certo –, che grazie all’opera di associazioni benemerite come l’OICU e “Trasparenza e merito” erano state dichiarate nulle diverse procedure facenti capo a bandi di concorso (meraviglioso eufemismo) in cui era tracciato un profilo del candidato ideale corrispondente al protetto di baronastri interni, candidato il quale doveva vincere anche se era il peggiore. Avevo detto al F. pure che sarebbe stato commissario interno una terribile stregonesca persona, corrotta quant’altri mai, che avrebbe di certo fatto truccare il bando; sapevo altresì che tale personaggio aveva fatto mettere in commissione un altro personaggio stregonesco e corrottissimo, docente in un Ateneo importante di regione confinante. L’accordo tra i due era che dopo la procedura milanese l’orribile personaggio unimi avrebbe ricambiato all’altro la cortesia andando a fare da commissario esterno nell’ateneo di quello, talché potesse vincere il protetto di quello. Franzini l’aveva odiata la persona stregonesca unimi quando era preside, per la sua volontà (di esso stregone lurido e dei suoi amanti) di fare la minima didattica possibile malgrado lo stipendio molto alto. Certo, glielo pagano i contribuenti onesti lo stipendio: la orribile stregonesca persona unimi ha fatto ogni singolo passo in avanti della sua carriera avendo in commissione il suo ignorante e volgarissimo magnaccia. Franzini da preside, quando mi nominava quel personaggio, tendeva a uniformarsi all’espressione colorita usata dal rettore Decleva, suo antecessore e sostegno. Decleva, mi aveva detto Franzini, chiamava quell’essere […] meglio non scriverlo poiché Decleva non c’è più e non è giusto fare parlare chi non può parlare più. Certo, l’università è così come vogliono gli orribili. Mi spiace per chi si fa delle illusioni circa i luoghi di cultura e ricerca.

In ogni modo nella estate 2019 Franzini rettore tenne a farmi sapere di avere impedito che si pubblicassero bandi di concorso fatti ad hoc per chi doveva vincere. La orribile persona stregonesca o, secondo l’espressione di Decleva, […], dovette fare rifare il bando. Il modestissimo candidato che portava esso stregone, il candidato peggiore, tuttavia sbaragliò, ovviamente, i candidati bravi o bravissimi. Questi ultimi non ebbero il coraggio di fare ricorso. Solo eroi veri e propri hanno tale coraggio.

Cosa sarà successo al rettore unimi dopo che non ebbi più contatti con lui? Se quello che scrivono i giornali fosse vero avrebbe perso la testa, ahimè. Sarebbe per il suo onore bellissimo che si dimettesse, motivando tale azione con la forte necessità da lui avvertita che unimi e tutte le univ abbiano al proprio vertice persona su cui non grava nessun sospetto e nessuna ombra, anche destinata a dissiparsi. Da ex-rettore — egli dovrebbe altresì motivare — potrebbe dedicarsi con agio e passione a ottenere giustizia, la piena riabilitazione e anche le scuse umili e sommesse se del caso. Tantissimi docenti di Scienze politiche e di Fac scientifiche odiano Franzini e lo chiamano “il rettore dei bidelli” perché fu eletto con il voto assolutamente determinante e compatto del personale non docente. Scrissi tante cose in suo favore mentre c’era la elezione a rettore, inviandole a tanti colleghi di Ateneo. Parve che me ne fosse grato. Sarebbe stato meglio per lui e per tutti i buoni che io non lo facessi/non lo avessi fatto.

Della orribile stregonesca persona unimi o, alla Decleva, […], di cui al primo lungo capoverso è da dire che quando l’altro stregone, al quale doveva ricambiare il favore, cercò di farla entrare in commissione nell’altro Ateneo, la orribile stregonesca persona unimi fu respinta dai docenti di quel Dip, primo tra tutti il Direttore di quel Dip, convintamente. Sì, perché occorrono alcuni requisiti di merito per entrare come giudici in una procedura e la bestiaccia unimi non li aveva; trattasi di provvedimenti recenti per arginare un pochino il malaffare univ. La bestiaccia fu respinta con il massimo disprezzo. Certo, questa storia la conoscono tutti in quegli ambienti; a me l’ha raccontato tardivamente, pochi mesi fa, uno del Dip che respinse il personaggio stregonesco unimi, (vd.sopra) […], uno che fu tra i fautori principali della bocciatura per demerito di esso unimi. Che nausea….. Preferisco in verità che non me le raccontino queste storie, per la nausea che in me suscitano, appunto. Ora che l’ho scritta l’ho però tolta fuori da me.

la Repubblica

Milano

Concorsi pilotati alla Statale, indagato anche il rettore Elio FranziniMilano

di Sandro De Riccardis ,  Luca De Vito

La procura di Milano ha ereditato uno stralcio dell’inchiesta di Firenze. Sotto indagine due bandi che riguardano posti da ordinario in Urologia per l’ospedale San Paolo e San Donato. Franzini: “Fiducioso nel lavoro della magistratura”

17 DICEMBRE 2021 2 MINUTI DI LETTURA

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Bandi pilotati per incarichi in università. Accordi per dividere i posti da professore ordinario tra i propri protetti. Per due concorsi per altrettanti incarichi agli ospedali San Paolo di Milano e San Donato Milanese risulta ora indagato anche il rettore della Statale Elio Franzini. L’accademico è stato iscritto in relazione a due bandi di concorso per ordinari di Urologia, emersi in un’inchiesta della procura di Firenze che aveva coinvolto 39 docenti universitari in tutta Italia, tra cui anche il rettore dell’università fiorentina Luigi Dei.

Alcuni capi di imputazione sono stati poi stralciati e trasmessi per competenza alla procura di Milano, che ha deciso l’iscrizione di Franzini. Dall’inchiesta della procura di Firenze era infatti emersa l’accusa nei confronti di due medici e professori degli atenei milanesi: Francesco Montorsi, urologo e professore ordinario dell’università San Raffaele, e Stefano Centanni, direttore del dipartimento di Scienze della Salute dell’università Statale.

Per i pm fiorentini avrebbero messo “a disposizione i loro poteri e le loro funzioni perché venissero bandite e pilotate, in un’ottica spartitoria, due posizioni di professore ordinario alla Statale per gli ospedali San Paolo e San Donato”. L’accusa ipotizzava “uno scambio corruttivo”, che avrebbe dovuto portare a due “santi” da premiare: il docente Bernardo Maria Cesare Rocco per Marco Carini, quest’ultimo urologo presso l’università di Firenze al centro dell’inchiesta fiorentina. E per l’altro bando, l’altro docente Luca Carmignani voluto da Montorsi.

Il rettore Franzini con una nota ha quindi comunicato: “Si è diffusa in queste ore la notizia che mi è stato notificato dalla procura di Milano un avviso di garanzia nell’ambito di un’indagine relativa a una procedura di valutazione comparativa di area medica. Nel totale rispetto del segreto istruttorio, anche in considerazione delle recentissime disposizioni del D. lgs 188 del 29 novembre 2021 a tutela dello stesso, posso soltanto dirvi, con molta serenità, che mi attendo di poter chiarire al più presto la mia assoluta correttezza nell’esercizio dei miei atti istituzionali, essendo assolutamente fiducioso nel lavoro della magistratura e assicurando a tutti voi la consueta e  piena trasparenza delle mie azioni nel costante e non sempre facile impegno quotidiano a servizio della nostra comunità accademica”.

Bocche cucite in procura a Milano, dove lo stralcio delle indagini fiorentine era arrivato a luglio di quest’anno. La procura milanese è inoltre vicina alla chiusura indagini per l’altra inchiesta sui concorsi universitari, quella che aveva individuato concorsi truccati all’Ospedale Sacco, che vede indagato l’infettivologo Massimo Galli.

Concorsi universitari truccati, indagato il rettore della Statale Elio Franzini

di Redazione Milano

Presunti appalti pilotati per riservare cattedre ai professori «amici». Sotto la lente due bandi di assegnazione per ordinari di Urologia. Il docente: «Fiducia nella magistratura, chiarirò la mia assoluta correttezza»

Elio Franzini, rettore dell’Università degli Studi di Milano, è tra gli indagati di un’inchiesta che ha portato a scoprire presunti appalti pilotati per stabilire le cattedre e per riservarle ai professori «amici» in barba ai bandi pubblici. Secondo le accuse, a finire sotto la lente degli inquirenti sono stati due bandi di assegnazione per ordinari di Urologia negli ospedali San Paolo a Milano e San Donato a San Donato Milanese (Milano) nell’ambito di un’inchiesta nata a Firenze che ha già portato a denunciare 39 persone, professori universitari e il rettore dell’ateneo fiorentino, Luigi Dei.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Mario Scalas ed eseguita dai Nas, contesta a Franzini «reati contro la pubblica amministrazione, più lievi quindi dei reati di corruzione evidenzianti nell’indagine» che ha dato origine allo stralcio. La procura milanese sarebbe anche vicina «alla chiusura delle indagini per l’altra inchiesta su concorsi universitari, quella che ha al centro l’ospedale Sacco e ha coinvolto anche Massimo Galli».

«Si è diffusa in queste ore la notizia che mi è stato notificato dalla Procura di Milano un avviso di garanzia nell’ambito di un’indagine relativa a una procedura di valutazione comparativa di area medica – scrive in una nota il rettore Elio Franzini -. Nel totale rispetto del segreto istruttorio, anche in considerazione delle recentissime disposizioni del D. lgs 188 del 29 novembre 2021 a tutela dello stesso, posso soltanto dirvi, con molta serenità, che mi attendo di poter chiarire al più presto la mia assoluta correttezza nell’esercizio dei miei atti istituzionali, essendo assolutamente fiducioso nel lavoro della magistratura e assicurando a tutti voi la consueta e piena trasparenza delle mie azioni nel costante e non sempre facile impegno quotidiano a servizio della nostra comunità accademica».

Corriere della Sera

Elio Franzini, rettore dell’università Statale di Milano indagato: il concorso falsato e il sequestro, tutte le accuse

Luigi Ferrarella

15 ore fa

Quando in ottobre la Procura di Milano aveva indagato 32 docenti italiani per ipotesi di irregolarità nei concorsi universitariil rettore dell’Università Statale, Elio Franzini, aveva espresso «sconcerto e sgomento» per fatti «di gravità inaudita». Ora è lui ad avere un problema analogo: ma non tanto sul piano penale di due distinti fascicoli che di rimbalzo fra Milano e Firenze sembrano già di labili prospettive, bensì nella giustizia amministrativa su un concorso non fatto vincere a qualcuno, ma fatto annullare apposta per impedire la vittoria di chi aveva battuto una concorrente.

La cattedra di Storia economica

Il bando è quello del 19 giugno 2018 per professore di seconda fascia di Storia economica nel Dipartimento di Studi storici. Per la Commissione valutatrice stravince il professore Luca Fantacci. Ma la quarta arrivata, largamente battuta, presenta un esposto al rettore Franzini. Il quale nomina un «collegio di verifica» (tre docenti in pensione, e non di quel settore scientifico) che propone alla Commissione una nuova graduatoria capeggiata stavolta dalla ricorrente. Ma la Commissione non ci sta e riconferma la vittoria di Fantacci. Fine? No, perché il rettore decide di rimettere la procedura ad una nuova Commissione. Solo che i nuovi membri nominati dal rettore il 31 luglio 2019 si rifiutano di farne parte, come pure quelli nominati il 7 agosto.

Il concorso cancellato

Fine della storia? Neanche qui. Perché allora il rettore sopprime il concorso il 23 agosto 2019. E quando il Tar Lombardia annulla la revoca del concorso, censurando che i «tre saggi» di Franzini avessero «disancorato la loro valutazione da qualsivoglia parametro preventivamente determinato, con conseguente impossibilità di rintracciare l’iter logico del giudizio», il rettore insiste e fa appello al Consiglio di Stato. Che di nuovo gli dà torto, condannando l’Università a rifondere 5.000 euro di spese legali al professor Fantacci: «L’Università ha revocato un atto senza dar conto delle ragioni», il che «appare sintomatico del riscontrato vizio di sviamento» (rispetto al fine perseguito dalle norme) della «procedura» e dei «connessi poteri attribuiti al rettore».

Le accuse penali

Più friabile il frastagliato piano penale. A Milano, nel fascicolo in cui per altre vicende anche l’immunologo Massimo Galli è indagato dal pool del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, lo è pure Franzini per una ipotesi di «turbativa d’asta» in relazione però a una vicenda già avviata alla prospettiva di una richiesta di archiviazione: lo scenario, per il quale alcune intercettazioni sembravano captare l’imminente anomalia di un iter destinato a sfociare nella presentazione di un solo candidato per un posto, poi non aveva infatti avuto seguito nel prosieguo di indagine .

L’indagine a Firenze

Capitolo ancora diverso è quello della Procura di Firenze, che notoriamente da un paio d’anni ha sviluppato una indagine su 39 professori in tutta Italia, compreso il rettore di Firenze, Luigi Dei. Qui il nome di Franzini (evocato da altri in una intercettazione) sin dall’inizio faceva parte (pur da non indagato) del capitolo nel quale era indagato Marco Carini (professore di Urologia a Firenze) per un concorso per ordinario di Urologia bandito dall’Università Statale presso l’ospedale milanese San Paolo. Poi, all’esito di una ingarbugliata questione procedurale davanti al Tribunale del Riesame di Firenze dove ancora ieri si è tenuta una udienza, i magistrati toscani — come segnalato ieri da Fatto Quotidiano e Repubblica — hanno inviato le carte per competenza territoriale ai pm di Milano, i quali hanno acquisito da Franzini i suoi telefoni e pc, ma optando per la veste di indagato, pure qui per l’ipotesi di «turbativa d’asta».

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La replica del rettore

«Mi attendo di poter chiarire al più presto la mia assoluta correttezza nell’esercizio dei miei atti istituzionali», commenta Franzini, «fiducioso nel lavoro della magistratura e assicurando la consueta e piena trasparenza delle mie azioni nel costante e non sempre facile impegno quotidiano a servizio della comunità accademica».