TANTE DOMANDE CIRCA LE RAGIONI PER CUI SI È ABBANDONATA L’UNIVERSITÀ E LA RICERCA SCIENTIFICA NELLE MANI DEL CANAGLIUME (CON FULGIDE ECCEZIONI) E CIRCA LE CONSEGUENZE DI QUESTO FATTO
Mi provo a dare qualche risposta perché me lo impone la mia etica, il ruolo che ho sempre svolto come ho potuto di informare e suscitare nei giovani occhi aperti e coscienza critica costruttiva.
1.- Premessa
Parto dal presente, cioè dal passato recentissimo che continua organicamente nell’oggi e nel vicino domani.
Mario Draghi, tutti lo sappiamo, è l’Italiano presentemente più stimato nel mondo. Pragmatismo, lucidità, capacità di decidere rapidamente, una straordinaria preparazione economica sul campo (Direttore generale del ministero Tesoro, Governatore della Banca d’Italia, Presidente della BCE) e una straordinaria capacità di azione e reazione concreta: doti che si sposano a una inattaccabile integrità morale.
Egli ha costituito un governo parte tecnico e parte politico che funziona quasi abbastanza. Riesce anche a mediare quando si creano situazioni rissose.
Ha immesso diversi tecnici estranei ai partiti ma da lui stimati nel governo. Funzionano? Chiariamo che l’obiettivo supremo e irrinunciabile di Draghi è riuscire a compiere le riforme senza le quali l’Europa NON concederebbe al Belpaese né le preziosissime sovvenzioni a fondo perduto né il molto cospicuo prestito a tasso molto basso e restituzione a medio-lungo termine.
La modernizzazione della PA, la digitalizzazione, la promozione di un assetto economico e dinamico quanto più possibile green dovrebbero servire a colmare il grave ritardo del Belpaese rispetto ai Paesi più avanzati, europei e non, e dovrebbero innescare uno sviluppo e una crescita virtuosi, con molte nuove possibilità di impiego e lavoro in tantissimi settori, a partire dalle infrastrutture.
Come se la stanno cavando questi ministri tecnici o tecnico-politici? Io direi:
1.- Daniele Franco (economia) : 9 (è la persona in cui Draghi ripone la massima fiducia)
2.- Andrea Orlando (lavoro e politiche sociali) : 7,5
3.- Renato Brunetta (semplificazione e pubblica amministrazione) : 6- (altro fedelissimo di Draghi, molto attivo e apparentemente pragmatico, ma i concorsi da lui banditi per immettere personale qualificato nella PA hanno funzionato proprio maluccio, specie al Sud)
4.- Marta Cartabia (giustizia): 4,5 (la sua riforma della giustizia, molto appoggiata da Draghi, il quale però ne sa poco di tribunali e simili, persegue lo scopo di ridurre drasticamente i tempi dei processi, rendendoli compatibili con gli obiettivi del Recovery e con gli standard europei; vengono elusi i problemi principali della giustizia, come la moralizzazione della elezione dei membri del CSM, la bonifica radicale del sistema alla Palamara, facilmente raggiungibile con l’adozione del puro sorteggio e l’abolizione del 2° grado di giudizio, che serve solo per dare da mangiare alla enorme corporazione degli avvocati, uno dei quali è mio figlio (gli USA hanno UN GRADO di giudizio e basta; il processo si rifà se vengono fuori importanti elementi prima ignoti; primo grado e Cassazione sarebbero più che sufficienti, senza dubbio allargando un po’ l’organico e le prerogative della Cassazione). La Cartabia è molto fine, diciamo pure una vera signora, ma forse è una mera secchiona di talento, tanto da essere arrivata alla Corte costituzionale; non è una esperta della giustizia dotata di “visione” e di coraggio. Non ha alcuna esperienza di magistratura vera; se l’avesse saprebbe che i magistrati italiani, quelli estranei alla politicuccia e al poteruccolo, la stragrande maggioranza cioè, sono considerati i più qualificati del mondo e anche i più indipendenti dal potere politico, corrottissimo in Italia.
5.- Patrizio Bianchi (istruzione e formazione primaria): 6 (pur avendo operato professionalmente sempre in ambito accademico-universitario, fino a essere per parecchi anni Rettore della Univ di Ferrara, è un conoscitore esperto dei problemi della scuola e aveva cominciato a lavorare benino per garantire la ripartenza della scuola in presenza; ora è stato paralizzato dalla variante delta e dalle bestie no vax).
6.- Maria Cristina Messa (univ e ricerca scientifica): 2 (viene da Medicina ed è stata rettrice, per poco, di Milano-Bicocca e vice-presidente del CNR; Medicina è la Fac a massimo livello di “baronaggio” ; se uno fa carriera a Medicina e assume per di più le cariche ricoperte dalla Messa, non-meritocratiche ma frutto di accordi, accordini e accorducci, ovviamente è persona espressa esattamente dal sistema che inquina la vita della univ e della ricerca. Perché Draghi ci ha regalato la Messa? Ovviamente occorrerebbe domandare a lui e non ho modo di raggiungerlo. Ipotizzo che il Presidente del Consiglio si sia lasciato attrarre dall’idea di mettere in quella posizione una persona che riteneva esperta del CNR e capace di dare a questa istituzione, scientifica e tecnologica, il massimo supporto, sacrificando le Univ, che forse considera, limitatamente a quelle italiane, istituzioni irredimibili e perdute. Sia chiaro : da Caglioti a Faedo a tanti loro successori il CNR ha avuto in genere Presidenti di alto o altissimo spessore scientifico. Questo non è vero, invece, per i vice-presidenti. Ci sono state parecchie mezze calzette della ricerca tra i vice-presidenti, spesso corrotti assai, a volte scelti dalle Fac umanistiche per dar loro un contentino.
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